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Guida turistica al centro storico storico di Putignano

In Puglia, ed in particolare nella Murgia Barese, sorge la città di Putignano. Le origini di questo borgo sono davvero antichissime, confermate dal rinvenimento di numerosi oggetti, monete, vasi ed armi nei sepolcri dentro e fuori le mura della città, che oggi riempiono i musei di Napoli e Bari nonché alcune collezioni di privati e quella del Comune stesso.

Putignano è costruita su tre colline dalle quali si gode di un’incantevole panorama; passeggiando tra le sue vie ricche di storia si avverte allo stesso tempo la nuova realtà che contraddistingue il Mezzogiorno oggi: vincente ed armoniosa coesistenza di tradizioni e progresso. Così le case bianche del centro storico e le strette vie del centro si armonizzano perfettamente con la nuova città intorno al vecchio Estramurale, con i suoi alti palazzi ed ampie strade.

Luogi e Monumenti

Piazza Plebiscito

Si trova proprio nel cuore del borgo antico della città. Questa piazza è stata luogo di consultazioni popolari tenutesi in un lontano passato, ma anche luogo di incontro popolare, per mestieri e vita quotidiana.

Sicuramente la vita che popolava le vie del centro storico fino a qualche decennio fa era ben maggiore rispetto ad oggi, in cui la maggior parte del lavoro si è spostato verso zone nuove come imposto dalla modernità. 

Ciò nonostante,il centro storico non è definibile “abbandonato” o peggio ancora “morto”; molti sono gli abitanti storici ma anche le giovani coppie che sentono il bisogno di tornare ad una vita più a misura d’uomo e che quindi ancora oggi vivono e lavorano nelle vie del centro storico.

In piazza Plebiscito, oltre alle abitazioni dei civili, troviamo tre edifici che rappresentano i tre poteri che hanno dominato la comunità nei secoli: il potere religioso, rappresentato dalla chiesa di San Pietro Apostolo; il potere feudale, avente come simbolo il Palazzo del Balì ed infine il potere civico, simboleggiato dall’edificio detto “il Sedile”, antica sede del municipio.

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Vista su Piazza Plebiscito

Il Palazzo del Balì

Situata in piazza Plebiscito, attaccato alla chiesa di San Pietro, la superba costruzione risalente al XIV secolo, di proprietà della famiglia dei Principi Romanazzi-Carducci. La facciata a doppio loggiato è stata costruita nell’Ottocento; Le sale interne sono armoniose nelle linee architettoniche, riccamente decorate e contenenti quadri, mobili preziosi, porcellane, arazzi, argenteria, armi, libri. Il principe Guglielmo Romanazzi-carducci donò nel 1967 il palazzo al comune di Putignano perché lo trasformasse in un museo cittadino.

Il “Sedile”

Terzo importante edificio situato in piazza Plebiscito il “Sedile”, così era chiamata la sede dell’Università e cioè del Governo Comunale. L’intero edificio nel 1905 fu ricostruito e rimpicciolito; molte delle pitture che adornavano la sala d’ingresso furono distrutte in quell’occasione. Il suo nome deriva dalla somiglianza con i Sedili di Roma costruiti da Cesare Ottaviano ed altri Imperatori, con portici e cancelli di ferro.

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Interni del palazzo "Romanazzi-Carducci" detto "del Balì"
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La Torre del Sedile

Le chiese

Chiesa Monumentale S. Pietro Apostolo

Primo Tempio cristiano costruito a Putignano fu dedicato a San Pietro; secondo una pia leggenda giunta fino a noi, nell’anno 45 il Principe degli Apostoli si spostò da Antiochia per giungere a Putignano e poi a Napoli e Roma. Fu proprio allora che i Putignanesi ricevettero grazie a lui il beneficio della fede Cattolica. La prima costruzione proprio per questo risale ad un’epoca antichissima, anteriore al IV secolo, e di essa si è perduta ogni traccia; si ha però notizia certa che nell’anno 889 la chiesa fosse officiata da una comunità Benedettina, dell’ordine di S. Equizio.

 

Nel 1440 La chiesa perse la sua forma basilicale su ordine dell Balì fra Giambattista Carafa che la fece ingrandire visto l’accrescimento costante della popolazione. “Correva l’anno 1447 quando, ormai completata, ebbe pace”, riporta l’iscrizione in latino ancora visibile sulla porta maggiore. Il tempio poi venne restaurato nel 1600. Nel 1676 venne aggiunto il presbiterio, abbattute e rifatte le porte laterali e costruita la scalinata esterna con balaustra scolpita. Molto importanti furono poi i rifacimenti del 1771: il rifacimento del tetto della navata, lo stucco del presbiterio e del cappellone del crocifisso, pulpiti e confessionali nuovi, il baldacchino d’argento per l’esposizione del Santissimo ed infine l’aggiunta dell’organo. La chiesa fu spesso oggetto di restauri ed interventi decorativi a cura dell’Università di Putignano (comune), del Capitolo di San Pietro e dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento. Ancora nel 1906-7 infatti, la chiesa fu interessata da un altro restauro generale: furono effettuati interventi sulle tettoie, sui pavimenti del presbiterio e delle cappelle e rifatti gli altari di S.Pietro e S. Biagio. Un vero e proprio programma organico di interventi di ristrutturazione, avvenne poi nel 1981, quando, la sovrintendenza ai monumenti di Puglia inserì la chiesa nell’elenco dei suoi interventi fondamentali per quanto riguarda il consolidamento delle strutture architettoniche ed il restauro di sculture, pitture ed elementi decorativi vari; gli interventi sono terminati l’8 Luglio 2005 quando la chiesa è stata riaperta al pubblico.

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La Chiesa di San Pietro Apostolo in piazza Plebiscito

Chiesa Convento di Santa Chiara

Lasciata Piazza Plebiscito, dirimpetto al portale della chiesa troviamo Vico “Pozzo la Chianca”, in cui si trova un pozzo, simbolo della abilità nella costruzione di cisterne che caratterizzava gli artigiani Putignanesi.

Lasciato il pozzo, dopo pochi passi sulla sinistra, troviamo l’edificio del convento di clausura di Santa Chiara con chiesa omonima. Il convento di Santa Chiara fu sede dell’ospedale S. Maria degli Angeli fino al 1719;  lo stesso edificio fu sede del Conservatorio per fanciulle povere ed orfane che fu fondato nel 1626 ed ebbe grande fama tanto da accogliere ragazze anche dai paesi vicini; Il conservatorio si trasferì poi in via Rosata Romanazzi e così dal 1719 l’edificio rimase adibito a Monastero di clausura ed insieme alla chiesa prese il nome di Santa Chiara.

Chiesa S. Maria di Costantinopoli

Di fronte al monastero di S.Chiara, la piccolissima chiesetta di S. Maria di Costantinopoli, in uno degli angoli più suggestivi della vecchia Putignano. Il tetto è coperto da chianche, tipiche dei tetti delle antiche abitazioni e delle masserie, al suo interno la tela raffigurante la Madonna col Bambino e i Santi Antonio e Giovanni Battista; sulla parete destra vi è una tela raffigurante la MAdonna di Costantinopoli risalente al 1548, da cui l’intitolazione della chiesetta.

Chiesa Santa Maria la Greca fuori le mura

Continuando il percorso si sfocia nella piazza di Santa Maria con l’omonima Chiesetta. Il nome completo è “Santa Maria la Greca fuori le mura” e custodisce le reliquie del patrono della città traslate da monopoli nel 1394 con un corteo che diede poi origine al corteo tipico di carnevale.

Proseguendo il percorso qualche traversa più avanti troviamo sulla sinistra una delle tre antiche porte di ingresso della città denominata Porta Nuova perchè ultima in ordine temporale (1831) costruita da un intraprendente privato ad insaputa dell’amministrazione.

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Convento di Santa Chiara
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Santa Maria di Costantinopoli
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Santa Maria la Greca fuori le mura

Il Convento di San Domenico

Dopo un po ‘sulla destra ci si imbatte nel retro dell’edificio del convento delle Carmelitane, oggi sede di una splendida biblioteca che ospita anche il museo del Carnevale, conservando interessanti testimonianze e documenti dagli anni ‘30 ad oggi. Qui sulla sinistra via Porta Barsento che sfocia nell’omonima porta costruita dal Balì dei Cavalieri di Malta, Gian Battista Carafa, nel XV secolo e che dà sulla piazza della Chiesa e Convento di San Domenico che divenne nell’800 un importante centro studi; sulla porta esterna d’ingresso è collocato un rilievo in pietra raffigurante un cane con una fiaccola in bocca, rifacendosi all’antica leggenda secondo cui la mamma di San Domenico, quando era incinta di lui, sognò di partorire un cane che aveva in bocca una fiaccola accesa con la quale incendiava tutto il mondo: questo divenne simbolo dell’ardore di Fede che il Santo avrebbe poi diffuso in terra. La chiesa è bella ed elegante, all’interno colpiscono i meravigliosi stucchi, simili a quelli della Chiesa del Carmine e le numerosissime tele dalle raffigurazioni sacre.
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Vista esterna del Convento di San Domenico

Chiesa di S. Stefano Piccolo

Immettendosi negli stretti vicoli adiacenti alla Via Porta Barsento sulla sinistra, si incontra la Chiesetta di Santo Stefano Piccolo, gioiello rinascimentale. La devozione dei Putignanesi nei confronti del santo pone le sue radici nel 1394 quando una reliquia del santo giunse a Putignano; Santo Stefano fu proclamato protettore del paese solo dopo, nel 1646 in seguito alla liberazione dalla peste attribuita alla sua intercessione. Nella chiesa ebbe sede la confraternita della Carità e Concezione, composta da uomini e sacerdoti del paese, con il compito di realizzare opere pie e prendersi cura della chiesa. Proprio a loro si devono i lavori  di restauro che resero nel 1783 la chiesa nella sua forma attuale.

Tornando indietro al convento delle Carmelitane, attuale sede della Biblioteca, proseguiamo imboccando Corso Garibaldi, via di uscita dal Centro Storico di Putignano che abbandoniamo attraversando idealmente Porta Grande, antica porta del paese di cui non resta purtroppo alcuna traccia.

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Chiesaa di Santo Stefano Piccolo

Vieni a scorpire il centro storico di Putignano

Quello appena percorso è solo uno dei possibili itinerari che si possono intraprendere nelle vie del centro storico di Putignano; esso racchiude gran parte dei punti caldi, storicamente importanti e simbolici per la città. È comunque bene ricordare, che oltre alle testimonianze architettoniche riscontrabili per le vie del centro storico di Putignano, anche il patrimonio culturale e folkloristico della zona è vivo, dinamico e per questo degno di nota.