Putignano la città del Carnevale
Alle porte dell’altopiano pugliese di origine carsica denominato Murgia, e in particolare su una collina nella parte che viene definita Murgia Barese sorge il piccolo borgo di Putignano. Diverse sono le peculiarità che questo posto vanta e che l’hanno reso noto anche all’estero; tra questi il suo folcloristico carnevale, l’arte tessile e, merito della natura stessa dell’ambiente che la ospita, la presenza di suggestive grotte carsiche non lontane dal centro cittadino.
Storia di Putignano
Le origini
Espansione del centro abitato
Con i cavalieri Gerosolimitani chi otteneva l’investitura del feudo (veniva nominato Balì) otteneva anche il potere temporale e spirituale. Proprio in questi anni i turchi invasero la costa adriatica e per proteggere al meglio alcuni oggetti sacri prima custoditi nell’abbazia di Santo Stefano a Monopoli, vennero trasferiti a Putignano, dove fu costruita una chiesa apposta per la loro custodia.
Il suo periodo di maggiore espansione è stato successivo alla costruzione della nuova cinta muraria voluta dal Balì Giovanni Battista Carafa nel 1472. Il posto crebbe notevolmente del corso di tutto il 1600, l’attività agricola divenne più consistente e si accumularono moltissime opere d’arte e ricchezze nelle varie chiese che ormai sorgevano in città. Alla fine del ‘700 poi, i francesi portarono via molti degli oggetti sacri e tutte le campane delle chiese, eccetto la maggiore della chiesa di San Pietro ancora oggi presente. Dopo l’unità d’Italia Putignano si espanse ulteriormente raggiungendo il pieno sviluppo negli anni ‘50 e ‘60 del ‘900 in cui fiorì l’industria tessile, si perfezionò la lavorazione di legni pregiati, la costruzione di un ospedale la rese punto di riferimento per tutta la zona ed il carnevale iniziò ad assumere la sua forma attuale.
Cosa visitare a Putignano
Il centro storico
Il centro storico di Putignano, circondato dall’ estramurale, in passato fossato del muro di cinta che circonda il borgo antico, è molto suggestivo in quanto ricco di viuzze strette e tortuose che conducono a piazze mozzafiato, palazzi bianchi dalle fioriere ben curate, chiese e chiesette, per poi giungere alla chiesa principale in piazza Plebiscito, vecchia sede dei Cavalieri di Malta.
Le chiese
Diverse sono le chiese che si possono ammirare girando per le via di Putignano, alcune, le più antiche, si trovano nel centro storico, altre invece si trovano al di là delle mura di cinta. In particolare nel centro storico è possibile visitare le chiese di San Pietro Apostolo, Santa Maria la Greca ed il Monastero il Santa Chiara in cui è possibile ammirare notevoli opere di architettura religiosa, il Convento delle Carmelitane, la Chiesa dei santi Medici Cosma e Damiano, la chiesa di San Lorenzo, la chiesetta di Santo Stefano Piccolo, chiesa di S. Maria di Costantinopoli, la chiesetta della Maddalena; fuori dalle mura abbiamo invece la chiesa Convento di San Domenico, il convento dei Cappuccini, la chiesa della madonna del Carmine, chiesa di San Michele Arcangelo, chiesa rupestre della madonna delle Grazie ed infine la chiesa di San Biagio.
I monumenti
Teatro comunale
Tra i monumenti di Putignano è doveroso nominare il teatro comunale, uno dei più antichi e caratteristici della zona. Le sue origini risalgono al ‘600 quando, una grande sala a ridosso della Porta Grande veniva utilizzata per l’esecuzione di rappresentazioni teatrali. Per tutto il ‘700 la sala ospitò le due compagnie locali che alternavano al suo interno i loro spettacoli.
Nell’800 il teatro venne poi espanso con l’aggiunta di una seconda sala che durante il carnevale veniva adibita a grande sala da ballo. L’attuale configurazione trapezoidale è da attribuirsi al lavoro dell’ingegnere Vincenzo Ventrella nel 1880. Sono invece di Raffaele Armenise (lo stesso che ha realizzato gli affreschi sulla cupola del Petruzzelli) alcune scene ed il sipario.
Museo Civico
Altro punto ricco di storia visitabile a Putignano è il Museo Civico Principe Guglielmo Romanazzi Carducci di Santo Mauro; esso fu sede dei Balì e successivamente divenne di proprietà dei principi Romanazzi-Carducci per circa un secolo quando, nel 1967 il principe Guglielmo donò tutto lo stabile al comune perché lo trasformasse in un museo.
Biblioteca comunale
La biblioteca comunale del comune di Putignano è ospitata dall’ex convento delle Carmelitane risalente al 1568. La dotazione iniziale di volumi comprendeva testi proveniente dalle biblioteche conventuali dei Cappuccini e dei Carmelitani, alcune donazioni del principe Guglielmo Romanazzi – Carducci, dall’editore Giovanni Laterza nativo del posto e dal sindaco Filippo de Miccolis Angelini che fortemente aveva voluto la biblioteca già dal 1953 a cui oggi è intitolata.
Attrazioni turistiche
La Grotta del Trullo
La grotta di Putignano comunemente nota come Grotta del Trullo è una grotta carsica scoperta nel 1931 durante degli scavi. Essa è utilizzata a fini turistici ed il suo aspetto è una vera e propria attrazione. Oltre a maestose composizioni di stalattiti e stalagmiti è ricca anche di infiorescenze di calcite–aragonite che rende un effetto luccicante grazie al continuo scintillio dell’acqua ed al suo movimento perpetuo.
Grotta di San Michele in Monte Laureto
Tra le strutture religiose dedicate a San Michele in Puglia, seconda solo alla Basilica di San Michele a Monte sant’Angelo,è doveroso menzionare la grotta di San Michele, a pochi chilometri da Putignano. Essa, in realtà, si è conquistata ufficiosamente l’appellativo di chiesa grazie al gran numero di fedeli e pellegrini che ne conoscono la presenza ed al valore storico/artistico che porta al territorio; infatti non essendo mai stata ufficializzata dalla Santa Sede non potrebbe essere definita come tale.
Per le caratteristiche geologiche dei banchi rocciosi in cui è scavata, la grotta è in continua evoluzione in quanto in suo antro continua la sua aggregazione calcarea grazie alla caduta delle acqua piovane della zona. Il suo valore artistico è dato dalla presenza di un affresco sulla facciata principale risalente al XIV secolo e raffigurante la Crocifissione di Cristo; al suo interno si può ammirare invece la scultura lapidea di S. Michele Arcangelo di Stefano da Putignano. Il Marchese Lorenzo Romanazzi Carducci fece realizzare una imponente villa adiacente al luogo di culto che poi con Mussolini divenne un centro Ospedaliero per i malati di tubercolosi e che oggi ospita alcuni uffici ASL di Bari.
Barsento
Porta Barsento è una delle tre porte di accesso al borgo antico della città. Prende il nome della direzione verso la quale è orientata ovvero Alberobello Barsento. Si presume essa risalga allo stesso anno della costruzione della muraglia stessa, 1474 e che fosse voluta dal Balì Giovanni Battista Carafa; la porta è per questo testimonianza del legame storico tra Putignano e l’ordine dei Cavalieri di Malta che costituirono il baliaggio.
Le specialità gastronomiche
La farinella
Il prodotto tipico di Putignano è per eccellenza la farinella. Si tratta di uno sfarinato di ceci e orzo abbinato spesso a sughi e piatti tipici della cucina barese, con sughi e carni dalla cottura lunga. Qualsiasi piatto cremoso della tradizione può essere accompagnato dalla farinella in sostituzione alla “scarpetta” fatta con il pane. Nella sua versione originaria essa era costituita da solo orzo tostato e ridotto in polvere grazie ad un mortaio. La farinella, nella sua versione attuale, viene abbinata anche a piatti più semplici a base di verdure ed utilizzata in alcuni dolci tipici. Essa ha dato il nome alla maschera rappresentativa del carnevale di Putignano: Farinella.
Gli altri prodotti dell’enogastronomia locale
Nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari tradizionali è stato inserito nel 2016 il Carciofo di Putignano nella sue due varietà: Carciofo Verde di Putignano e Carciofo Violetto di Putignano. Tra i prodotti tipici vanno anche annoverati: la cima nera di Putignano, una varietà di cavolo broccolo autoctona e a rischio di estinzione, il formaggio punto (ovvero il formaggio coi vermi) di cui è vietata la vendita ma che è comunque ricercatissimo da autoctoni e non, i taralli con la loro bollitura che precede l’infornata dando croccantezza e una leggerissima affumicatura, l’olio, con i 1040 ettari dell’intero territorio di Putignano occupati da frantoi con tecnologie di ultima generazione, è assolutamente un elemento importante per gli abitanti del posto, la conserva a base di peperoni e pomodori sotto forma di crema, accompagna i fugaci pasti tipici invernali, la tradizione enologica di Putignano infine è testimoniata dall’ulivo, che si erge sulla destra di porta Barsento, piantato nel 1920 dell’inquilino che abitava l’appartamento sul quale è cresciuto.(
Cosa fare a Putignano
Il carnevale
Sicuramente uno degli eventi più suggestivi e folkloristici di Putignano è il suo Carnevale. Per la sua organizzazione l’intera comunità si mobilita molto prima, la costruzione di allegorici carri di cartapesta, di cui Putignano è diventata eccellenza grazie al lavoro di preziosi artigiani, richiede molto tempo. Infatti già dagli anni ‘70 i maestri cartapestai ed i loro collaboratori utilizzano i tre giganti capannoni di proprietà del comune per la progettazione e costruzione dei carri, è un ambiente molto suggestivo in quanto le pareti ospitano schizzi di progettazione dei carri degli anni passati eseguiti dai grandi maestri.
Il carnevale di Putignano ha inizio con la vecchia tradizione della propaggine:Ogni anno il 26 Dicembre i Putignanesi scendono in piazza per assistere a questo antico rito purificatorio che mette letteralmente “in piazza” tutti i misfatti compiuti dalla politica e dall’amministrazione nell’anno appena trascorso. In questa occasione i propagginanti raccontano a suon di musica e battute in rima, come fosse uno spettacolo teatrale, come si è comportato il politico o il personaggio noto di turno. Questo rito si svolge ogni anno dal 1394. Il Carnevale di Putignano inizia proprio il 26 Dicembre ed è il più lungo d’Italia e il più antico d’Europa.
Il teatro
Se ci si trova a Putignano e se ne ha la possibilità, quella di andare a teatro è sicuramente una buona idea. Il teatro comunale infatti, dopo un’attenta opera di restauro e recupero è stato inaugurato proprio lo scorso anno, a Settembre 2021 ed offre un’intera stagione di spettacoli.